LMVDM - GIPI

LMVDM, ovvero La Mia Vita Disegnata Male, è il titolo dell'ultima fatica di Gipi, uno dei più importanti esponenti del mondo fumettistico italiano.
In questo suo nuovissimo albo GIPI, Gian Alfonso Pacinotti, racconta a cuore aperto e mettendosi completamente a nudo di fronte ai suoi lettori la storia della sua vita, e lo fa in due modi molto particolari: per prima cosa la osserva da un punto di vista che è solo suo, filtrato da quelli che sono i suoi veri sentimenti e i suoi ricordi, attraverso la sua sorprendente spontaneità e con una naturalezza disarmante. Dall'altro lato la disegna "male", anche se questo suo tentativo fallisce miseramente a causa del suo enorme ego e della sua insicurezza, che lo portano ad alternare pagine disegnate "male" a splendide tavole ad acquarello, come a volerci ricordare di essere uno straordinario artista in possesso di un'abilità da illustratore eccellente.
GIPI, in LMVDM, si attiene a quello che può essere definito concetto di Linea bruttta. L'autore permette al lettore di concentrarsi sulla storia senza venire distratto dai particolari, come se il disegno fosse accessorio e si limitasse ad essere un simbolo, un segno da interpretare per arrivare a comprendere meglio i pensieri di una persona pronta a mettersi in gioco con tutta se stessa.
In realtà l'utilizzo di uno stile sgranato, indefinito, insicuro non è per GIPI un tentativo di allontanarsi dalla sua professione di illustratore per avviare una corriera da romanziere. La scelta di questo stile illustrativo è per l'autore intrinseca e inscindibile dalla storia che ci sta raccontando, la sua storia; è il suo viaggio introspettivo attraverso una vita che lui per primo vede in questo modo: disegnata male.
Quello di GIPI è un viaggio interiore nei suoi ricordi, il viaggio di una vita che lui stesso sembra suggerirci sia stata vissuta male. Il lettore avrà a che fare con una storia come tante, una storia che è unica e allo stesso tempo è rappresentativa di tantissime altre: la storia di un'adolescenza difficile, trascorsa a contatto con la droga, con amici che sono venuti e che se ne sono andati; la storia di una vita che ha fatto i conti con problemi fisici e psicologici, una vita che, per quanto sia stata dura, è stata affrontata e vinta. Una vera vita!
Già dalle prime pagine ci si accorge che in questa autobiografia non si troveranno momenti di pura suspense, azione a non finire, colpi di scena strappalacrime ecc, no...si troverà la forza di una storia di vita carica di paure, nevrosi e problematiche affrontate con un gusto ironico e scanzonato che allegerisce la lettura e permette un'immedesimazione quasi completa.
E' l'ironia a caratterizzare la narrazione e, tutto nasce da un semplicissimo pretesto:
Il pene di GIPI sembra avere un problema e nessun medico riesce a trovare una cura adatta! L'ennesima visita medica viene eseguita di fronte all'immensa finestra dello studio del Professor Controluce e, proprio durante questa improbabile visita a cui tutti i vicini assistono e commentano dalle loro finistre, GIPI confida di prendere solo mezzo Moment quando sente dolore al pisello. Il dottore è chiaramente un'incompetente, ma sarà poi egli stesso a presentarsi a casa del protagonista a notte inoltrata per trovare risposta a un quesito che gli impedisce di dormire: "Perchè solo mezzo Moment?".
Qui inizierà il fumetto/romanzo di GIPI, ovvero il percorso attraverso le tappe più importanti della sua esistenza (la droga, il tentativo di stupro, il carcere) e i propri sensi di colpa, al fine di trovare il vero senso dalla vita.

Così GIPI ha deciso di raccontarci la sua vita, tra viaggi reali e psichedelici, svelandosi come non aveva mai fatto, in una narrrazione sempre in bilico tra dramma e comicità! A detta di tutti un'altra prova di maturità di un grandissimo artista. Bellissimo!

Tanto per farvi un'idea, vi linko qui un estratto da "Le invasioni barbariche" a cui GIPI è stato ospite e vi linko qui il suo blog.

Commenti

Francesco ha detto…
E bravo Mattia! Ora mi hai proprio incuriosito: devi prestarmi al più presto LMVDM!
Grazie del tuo contributo! Ciao!

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