Il Petalo Cremisi e il Bianco (2003) di Michel Faber


Chi non ha voglia di leggere Dostoevsky può lanciarsi su uno dei romanzi più premiati e letti del panorama contemporaneo.
Questa roba vi si inchioda addosso, gente, vi si inchioda addosso Sugar, la prostituta bella e astuta che per un pugno di monete si presta a tutto, ma proprio a tutto. La sua ricerca del riscatto sociale è solo uno dei fili conduttori del romanzo. I personaggi, l'ambiente, Faber racconta tutto come il miglior romanziere ottocentesco, con la vividezza dello stile secolo decimonono, quando non c'era la psicanalisi e a raccontare la realtà erano i toni (i "tony"!!) vividi della vita vera. Faber è preciso in ogni dettaglio e padroneggia ambiente e stile come se si fosse fatto sei mesi in Erasmus nella fine dell'800. In questo libro trovate tutto: trama, personaggi indimenticabili, ambientazione superba, sesso, amore, lotta sociale, confronto fra i sessi, umorismo...
E il libro parla. No, non è una metafora o simili. Parla letteralmente e non si fa problemi a rivolgersi direttamente a voi, noi lettori, ed è anche spudorato. Sentite come inizia...

Attento. Tieni la testa a posto: ti servirà. La città in cui ti conduco è vasta e intricata, e tu non ci sei mai stato prima. Puoi immaginare, da altre storie che hai letto, di conoscerla bene, ma quelle storie ti hanno illuso, accogliendoti come un amico, trattandoti come se fossi uno del posto. La verità è che tu sei un alieno, in tutto e per tutto, arrivato da un altro tempo e da un altro luogo.
Quando ho catturato il tuo sguardo la prima volta e tu hai deciso di seguirmi, probabilmente pensavi di arrivare qui e sentirti a casa. Ma adesso ci sei davvero, in quest'aria fredda, tagliente, trascinato nell'oscurità più nera, e inciampi su un terreno accidentato, senza riconoscere nulla. Scrutando a destra e a sinistra, strizzando gli occhi contro il vento gelido, ti accorgi di aver imboccato una strada sconosciuta di case buie piene di gente sconosciuta.


Io lo adoro. Quasi mille pagine, ma lo finite in una settimana. Non farete altro. E se vi fate coinvolgere un pelino quando finisce vi rotolerete a terra disperati perché ne volete ancora.

Allora mi farò pagare per prestarvi il seguito, "Natale in Silver Street".

Commenti

Francesco ha detto…
Grazie Tony!
primo per aver partecipato e quindi per aver accettato la mia proposta;
secondo per esserti subito messo a "spremermi" e tallonarmi per rendere il tutto il più originale possibile!
Sono lusingato!
Spero che il blog prenda una buona piega!
Thanks!
Rosmarina ha detto…
questo libro dev'essere bellissimo... e STRAAAA'-bella anche la recensione!

Post popolari in questo blog

Beatrice Antolini Live

Un nome, una garanzia

Maus (1973) di Art Spiegelman