Etiopia. Anni trenta. Il giovane ufficiale italiano stanco di aspettare soccorsi dopo che il suo camion si è rovesciato ad una curva, abbandona il suo compagno per dirigersi al fiume. Trova una scorciatoia, si perde, e il caldo rende il mal di denti insopportabile. Mariam, una giovane e bellissima donna africana si bagna in uno specchio d'acqua. Non si parlano nemmeno. La distanza tra i due è abissale. Lui, indifferente uomo occidentale con in tasca le lettere scritte per la moglie; lei, essere inesplicabile incapace di dare valore all'esistenza e all'idea stessa di tempo Una notte passata assieme e un sonno vissuto nell'abbraccio. L'attacco di una belva feroce, un proiettile che rimbalza e il senso di colpa che mai più abbandonerà il soldato, insieme allo spettro della lebbra. La fuga e il continuo ritornare al luogo del crimine dovuto alle circostanze. Ennio Flaiano , giornalista, scrittore, critico cinematografico, drammaturgo, e firma delle sceneggiature ...