La zia Julia e lo scribacchino (1977) di Mario Vargas Llosa
Siamo in Perù e precisamente a Lima dove Mario ragazzo di 18 anni, studente universitario di legge, per arrotondare fa il direttore/caporedattore per la Radio Panamericana. Il suo lavoro consiste nel ritagliare da giornali locali le notizie più interessanti per poi con novizia leggerle nei bollettini quotidiani. Un giorno arriva dalla Bolivia la “zia Julia” sorella di sua zia, avvenente neo divorziata in cerca di un nuovo partito. Tra i due scoppia una vera passione fatta di lunghi baci appassionati e cinema, all’oscuro del parentado. Si interseca simmetricamente l’arrivo di Pedro Camacho, “lo scribacchino”, fecondissimo scrittore di trame per sceneggiati radiofonici. La televisione era ancora remota e il radio-romanzo era molto seguito da donne, donzelle e pensionati e tutti. E’ un libro spassoso che fa spesso sorridere per i personaggi descritti proprio alla maniera latino-americana, con continui cambi di scena. Ti accorgi di rimanere incollato alle pagine come davanti alla radio aspettando la prossima puntata e il prossimo truculento delirio di Pedro Camacho.
Commenti
PseudoLAB si allarga sempre di più!
Buonanotte e buona lettura!